giovedì 15 aprile 2010

e oggi va così

credo sia arrivato il momento di fermarsi e riflettere...
Ho chiamato la psicologa oggi, ne sentivo un disperato bisogno, anche perchè non so più se e cosa sia davvero importante.... LA mia esistenza? Quella di mio figlio che ha scelto la strada peggiore? quella della mia famiglia che ormai è in preda al panico totale?
Non so a che gioco stiamo giocando tutti, ma cosa vogliono farmi credere? Che debba davvero assumermi tutte le responsabilità ed accettare di essere stato un cattivo genitore?
Io non mi sento di farlo, anche perchè non sono cattivo...
Io con mio padre, non ho mai avuto un rapporto facile, ma ci hanno insegnato a rispettare le regole e non per questo io ho mai pensato di drogarmi....E' vero, mi e' mancato il dialogo con mio padre, ho sofferto per questo e per questo non mi sento completo, ma che diamine, almeno una cosa me l'ha insegnata, il rispetto verso se stessi ed io proprio non riesco ad accettare la scelta di mio figlio.
Questa sera devo andare all'incontro dei genitori, ma non ne ho voglia, avrei tutti i diritti di divertirmi, di godermi gli altri due figli e invece no, devo andare a discutere su come cambiare il mio comportamento....No, no....Stasera non mi va.

lunedì 12 aprile 2010

riflessioni

Sono sempre più convinto che quanto sta accadendo nella mia famiglia, sia solo una lezione che devo imparare...
Sono due giorni che non riesco a provare dolore, ma ho la testa che continuamente macina pensieri per trovare il modo per poter aiutare questi ragazzi e le loro famiglie...
Non so, ma mi sento vuoto, con una vita inutile, rivolta solo verso me stesso ed ora, che non posso sfuggire il problema perchè si tratta di mio figlio, capisco la solitudine e l'angoscia di tutti quei genitori che prima di me, si sono trovati ad affrontare qualcosa a cui non erano preparati.
Oggi ho scritto alla conduttrice di "buona domenica" Le ho scritto una lettera aperta, ma ho paura che le mie parole, risultino poi, piene di interessi personali...
Sapete, amo fare musica, amo suonare, ma non ho mai messo in pratica le mie doti, proprio perchè, come detto prima, ho dato più importanza ai soldi, al benessere, all'esteriorità, mettendo da parte un'anima che ha sempre cercato di farsi sentire...
E che male c'è se oggi, desidero, attraverso la musica, le parole, comunicare a tutti il bisogno che noi tutti, genitori di tossicodipendenti, abbiamo? A volte, il piccolo schermo fa miracoli ed utilizzarlo per scopi buoni, credo sia lecito no?

giovedì 8 aprile 2010

ieri

siamo stati convocati dalla psicologa per discutere sugli atteggiamenti di nostro figlio....LA droga, come spesso accade, spappola il cervello e non rende responsabili di cose che si dicono o che si fanno e che comunque, feriscono chi, come noi genitori, viviamo in un mondo reale...
Dovevamo parlare di nostro figlio e invece, è venuto fuori tutt'altro....Cose che noi, come coppia, ci nascondiamo, non diciamo, convinti che il silenzio, sia l'arma migliore per andare avanti e lasciarci alle spalle il nostro dolore...
Scopro che mia moglie è in preda ad una forte depressione, scopro che io, come persona, sono un fallimento totale e scopro che niente, di ciò che in questi anni ho costruito, esiste realmente....Tutto è stato devastato un giorno ormai lontano, il giorno in cui mio figlio per la prima volta ha sniffato cocaina....
Mi ha raccontato che la prima volta lo ha fatto perchè in cerca di qualcosa che non lo facesse pensare ed ha funzionato....Allo stesso modo in cui Linus si stringeva la sua copertina....
Poi, è diventata abitudine. Aveva un problema? Lo dimenticava sniffando.....
Poi ha scoperto che poteva anche riposare, bastava mischiare un pò di coca all'eroina...Mi ha detto che si sentiva onnipotente, che poteva sognare i affrontarmi e dirmi ciò che pensava di me....Ai suoi occhi, per tutti questi anni, sono stato un tiranno, un despota che faceva soffrire la sua mamma....La sua mamma che così tanto mi avava e che così tanto ho amato e mi chiedo cosa possano aver visto i suoi occhi, la sua mente....
LA psicologa, tra i miei tormenti, cerca di rassicurarmi, mi racconta cose che non ho mai saputo di mio figlio prima che diventasse mio figlio, le cose che ha visto sino ai suoi otto anni, prima che morisse il suo vero papà...
Certo, questo non mi solleva dalle mie responsabilità, in fondo, ho contribuito anche io ad aumentare la sua fragilità....LA psicologa dice che avrei dovuto dirgli spesso "ti voglio bene"
Mia moglie in depressione perchè crede di essere una fallita...
"Se avessi studiato di più, avrei potuto fare un lavoro diverso e dedicarmi ai miei figli....Invece, sono solo una povera operaia!"
Si fa una colpa del fatto che si sveglia tutte le mattine alle 04.40, ritorna alle 12.00, cucina, stira, alle 16.00 va a prendere nostro figlio piccolo, alle 17.00 porta nostra figlia in palestra, alle 19.00 la va a riprendere, poi, a preparare la cena e fare i piatti e così, alle 21.00 è talmente sfinita che si addormenta sul divano....Ecco la sua colpa, ciò che nostro figlio autodistrutto le rimprovera probabilmente....Ma non credo in queste cose, non credo esista davvero una motivazione a tutta questa decadenza, anche perchè ho imparato che non esiste il genitore modello...Il genitore, sbaglia sempre....
Sapete una cosa?
Sento il bisogno di parlare con qualcuno, parlare di me, raccontare qualcosa ad un perfetto estraneo e sentirmi vivo, così come mi sento ora, senza la paura i essere frainteso o giudicato.
Grazie.

venerdì 2 aprile 2010

venerdì 02/04

Ho sempre legato (da due anni a questa parte) i miei drammi, ad un senso fortissimo di colpa....Colpa per aver desiderato la felicità....Tu sai a cosa mi riferisco....La confusione che regna nella mia testa, il caos che c'è nel mio cuore....Niente, sono stanco ora, non riesco a scrivere ancora....

giovedì 1 aprile 2010

ieri




immagine presa da:http://liboriobutera.wordpress.com/category/studenti-e-adolesceti/page/5/
Ieri abbiamo portato i nostri due figli in comunità. Mio figlio aveva espresso il desiderio di poterli incontrare.
Li abbiamo lasciati li, con il fratello, dalle 15.00 alle 17.00, poi, siamo arrivati noi e abbiamo fatto finta per un pò, di essere una famiglia normale....
Non immaginate cosa accade nella testa di un ragazzo che per anni si è imbottito di eroina e cocaina....
Ci è voluto solo un attimo, ha chiesto dei suoi cd di musica tecno e sua mamma, ingenuamente, gli ha detto che li aveva buttati....Per noi, buttare via le sue cose, è come ripulire le nostre esistenze dallo schifo in cui siamo naufragati, in cui nostro figlio ci ha trascinato....E' diventato immediatamente un'altra persona e giu a dire che non avevamo nessun diritto di farlo, che avremmo dovuto chiedere il permesso e che questo gesto, è sinonimo di mancanza di rispetto.....Rispetto?
"E tu, hai avuto rispetto per te stesso e per noi?" e a furia di botte e risposte, siamo arrivati quasi a litigare.
Stiamo facendo un percorso noi genitori, un percorso che ci aiuta a cambiare, a rivedere i nostri errori, lo facciamo per noi ma anche per lui, per poterlo accogliere in casa alla fine del suo percorso in comunità....Ma adesso, dopo aver visto e conosciuto un aspetto di mio figlio a me sconosciuto, mi chiedo se mai sarà possibile questo, mi chiedo se potrà mai tornare ad essere un ragazzo normale e se i neuroni massacrati e bruciati potranno mai ristabilire equilibrio e serenità in un corpo devastato da un dolore a noi sconosciuto, vecchio di silenzi, cose inespresse, dolori a cui noi tutti, genitori, nonni, amici abbiamo contribuito ad alimentare....desidero immensamente fare un mea culpa ed inviterei tutti coloro che sanno di avere colpe, a fare altrettanto....
MA la vita va avanti e nessuno desidera guardare indietro e continuiamo a comprare cose, per il nostro ragazzo, cose che non servono affatto...Sono cose che guariscono solo chi dona e che metteranno sicuramente il cuore in pace a tutti coloro che me lo hanno rovinato...
Ha ancora quindici mesi di comunità da affrontare e, se la legge sarà buona forse, gli toglieranno le cinque condanne che pendono sul suo capo....Furto con scasso....Noi, genitori modello, noi lavoratori indefessi oggi, siamo qui, a parlare di cose lette solo sui giornali...Che peso indicibile hanno invece quanto toccano i tuoi cari....
Sono due anni che non dormo la notte, due anni che scrivo lettere su lettere, due anni che abbraccio mia moglie quando la notte, la sento lamentarsi....Vorrei dire solo una cosa a mio figlio e ai figli di tutti i genitori che come noi vivono questa cosa tremenda....Non ci uccidete così.....Ci vuole poco per essere felici senza desiderare la morte....Non c'è dolore più grande che sopravvivere ad un figlio, un figlio che muore di droga....
Vi voglio bene a tutti