giovedì 10 giugno 2010

il caldo

In un momento in cui tutto sembra che si sistemi, sorrido, pensando al sole caldo che rende bello anche il nero del cuore....
C'è stata la cresima di mio figlio il due giugno e ha partecipato anche il grande....
Ho scelto, insieme a mia moglie, di festeggiare in comunità questo evento...Era un messaggio chiaro e forte per dire a mio figlio "non sono arrabbiato con te...Non più"....Dimostrare agli altri, ai parenti che non hanno vissuto una simile tragedia che lui, è mio figlio, comunque sia....Complimenti a destra e a sinistra, da tutti e così, mi sono tolto un macigno dal cuore....
Arriva il nove giugno, appuntamento in comunità, per capire, insieme alla psicologa, come è andato l'incontro....
Scopro che alla fine del percorso, non torna a casa, dice che con me, è come con la droga....Se osserva un cucchiaio, una stagnola, gli ritorna in mente la roba....Se vede me, gli ritorna in mente il motivo del suo drogarsi....
Non ho potuto fare a meno di trattenere le lacrime...
La psicologa dice che è positivo, che riusciamo in questo modo, a gestire e raccontare le emozioni, invece io, mi sento meno di una merda....
E' doloroso sentirsi dire da un figlio, che ha difficoltà a chiedere, come fanno del resto tutti i figli, che lui, non vuole dipendere da nessuno, e mi fa l'esempio delle scarpe che mi ha chiesto...Ma come fare a spiegare che per me non è un peso? Io avevo bisogno di comprargli quelle scarpe, avevo bisogno di comunicargli che io ci sono, sempre!!!!Ma non va così....E le speranze affievoliscono....Mi sembra che in lui, sia morto qualcosa, qualcosa che non ritornerà mai più, morto con la morte di una infanzia ed una adolescenza bruciata da cose ed esperienze che non si dovrebbero mai fare e, non ostante l'immenso amore che provo, sento che sempre più, sta diventando un estraneo...
Questo sole in effetti oggi, scalda, ma non il mio cuore, quello, è tornato più buio di prima.