mercoledì 22 settembre 2010

ad oggi

Il tempo passa, scivola lentamente portandosi via brutti ricordi, brutte parole.....
Lunedì scorso, nostro figlio è venuto a casa, accompagnato dal don....E' il primo rientro dopo 14 mesi di comunità, il momento in cui, si cominciano a tirare le somme, verifiche dell'andamento, del recupero suo e nostro....
E si, anche nostro, perchè per tutto questo periodo, abbiamo seguito un percorso duro, lento, in cui molte volte, io e mia moglie, abbiamo rischiato di perderci, incapaci di gestire, ma sopratutto di accettare, che la tossicodipendenza di nostro figlio dipendesse esclusivamente da lui e non da noi....
Abbiamo lavorato per eliminare i sensi di colpa, abbiamo lavorato per tornare nuovamente ad amarci e rispettarci, senza guardarci pensando che fosse colpa mia o sua.....Abbiamo accettato che semplicemente è accaduto, come accade nelle famiglie di tutti i tossicodipendenti....
Lunedì dicevo, è venuto a casa, ma, dopo pranzo, non sono riuscito a restare con loro, sono uscito, sono tornato al lavoro.....E' stato difficilissimo per me, non sapevo cosa dire, come comportarmi....E per la prima volta, mio figlio, mi è sembrato un estraneo, una persona con cui non poter condividere nulla, una persona che, suo malgrado, qualcosa dal mio cuore me lo ha portato via.....E così, come un ebete, dopo pranzo, ho inventato degli appuntamenti....Solo mia moglie ha capito, ma non mi ha detto nulla, mi con osce, sa, che ho un modo tutto mio per soffrire, senza per forza dover condividere....Ho lasciato che i miei figli condividessero quel piccolo momento di gioia, che ascoltassero il fratello maggiore come se si trattasse di un fratello ritornato dal fronte, che spiega ai più piccoli cosa si deve e cosa non si deve fare....
Anche io, da buon padre, a suo tempo lo facevo....Spiegavo il bene e il male....Poi, ho dimenticato la distinzione tra loro.....così, ciò che per me un tempo era male, ora mi sembra bene....Non so se nel proseguo le cose andranno a posto, l'unica cosa certa è che sono felice che ce la stia facendo....Ma non so se davvero riuscirò mai a perdonarlo nel profondo del mio cuore....
Certo, a parole tutto è più facile, gli sorrido, lo ascolto....Ma non provo emozioni, non provo nulla di tutto ciò che credo mi abbia sottratto....Chissà, magari un giorno, mi restituirà queste emozioni, per ora, rimango in silenzio, ad ascoltare il passato che si allontana.

2 commenti:

  1. Una delle poche cose che ho imparato dalla terapia è che il non fare nulla, e quindi il silenzio o l'assenza, in certi momenti sono molto meglio dal fare errori. Cioè è meglio andarsene che rimanere e rischiare di far danni. Meglio tacere che parlare col pericolo di sbagliare. Quindi penso che hai fatto bene ad andar via.
    E poi, certe volte, penso che abbiamo anche il diritto di non fare le cose che non ci va di fare in quel momento.
    Per quanto riguarda il perdonarli sono ottimista. Quando l'incubo finirà saremo troppo felici per portare rancore.
    Certo, se finirà...
    Un abbraccio
    P.S.
    Comunque penso che siete veramente sulla strada giusta se il ragazzo si è messo a dire ai fratelli quello che si deve o non si deve fare.
    Un doppio in bocca al lupo, quindi.

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  2. la strada è quella giusta, certo, ma questa esperienza mi ha modificato e ancora non so il perchè i nostri figli si distruggono, perchè complicano le cose sin o al punto di rischiare davvero tutto.....

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