sabato 10 luglio 2010

10/07/2010

parlo al telefono con la psicologa, mi consiglia di fare e seguire una terapia di coppia con mia moglie.....Non son o molto d'accordo, non capisco perché debba seguire queste cazzate, non sono mica io il problema eppure, accetto comunque....
Viene fuori invece, che un problema esiste, quello di considerare, a tutti i costi, mio figlio come il mio figlio naturale....Mi rendo conto che ho il sangue pieno di rabbia e rancore nei confronti della sua famiglia vera, verso i suoi nonni, i suoi zii e anche verso il suo vero papà, morto di droga.....
"Non sarà mai tuo figlio!" Mi sussurra la psicologa con un sorriso stampato ed io, sento che è solo una persona insulsa, mi ostino a non credere....Poi, mi rendo conto che in questo mese, molte cose sono cambiate....Mio figlio, quando ha la possibilità di chiamare, non chiama me, ma la sua mamma e, attraverso lei, scopro che sempre più spesso, parlano del suo papà, scopro che proprio l'altro ieri, assieme al don, si sono recati a Milano, a far visita alla tomba del padre e capisco, che per me è arrivato il momento di farmi da parte....
Non ho mai pensato di dover a tutti i costi possedere questo figlio, ma a dire il vero, credevo che dopo tenti anni, non ricordando nulla di quel padre sempre assente, avesse scelto me come padre....Ma così non è.....
Tutta la sua famiglia, non ha fatto altro che alimentare in mio figlio, lo struggente ricordo di un padre fenomenale, creando nei miei confronti, un modello che io non avrei mai potuto sostenere. Nessuno di loro si è mai preoccupato di parlargli bene di me, di raccontargli la verità su quel padre che quando rientrava a casa, si mangiava il latte e la carne del figlio, nessuno mai gli ha raccontato che quando era sotto l'effetto della cocaina, picchiava sua moglie....no, gli hanno detto che quello sarebbe stato il suo papà insostituibile ed io, uomo di carne ed ossa, vivo, retto, non immaginavo invece che, ad ogni rimprovero o punizione, come si fa con i figli naturali, creavo invece nei suoi confronti, un personaggio da evitare, da temere....
Ora sono qui, solo, in balia degli eventi, in attesa che qualcosa cambi, in me e negli altri....

1 commento:

  1. Penso, nella mia incompetenza di pessimo padre, che il tuo dispiacere sia doppio:
    perchè come padre immagino che tu abbia dato a questo figlio tutto quello che potevi e perchè, come secondo padre, non eri necessariamente tenuto a farlo.
    Quindi hai dato più di quanto dovessi e di conseguenza l'amarezza è ancora maggiore.
    Io ti posso solo dire che conosco diverse persone che hanno adottato bambini e, per questo, non ne sono i genitori naturali. Certo il tuo caso e diverso, ma quelle persone mi dicono che il legame di sangue è insopprimibile. Anche se sono stati abbandonati o maltrattati, finiscono sempre per ammettere, a distanza di anni, che il loro più grande desiderio è conoscere o sapere qualcosa dei loro genitori naturali.
    Quindi penso che non sia sorprendente, anzi che sia quasi naturale, il comportamento di tuo figlio, che privilegia il rapporto con la madre e che chiede del padre naturale.
    Secondo me dovresti fartene una ragione e non dispiacertene.
    E magari dedicarti ancora di più agli altri figli.
    Un abbraccio

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