domenica 15 maggio 2011

i giorni

I giorni viaggiano, viaggiano così velocemente da non riuscire più a contare le ore, a gestire gli eventi....Nemmeno il tempo per classificare l'entità del danno dei miei fallimenti.
Oh! Se vorrei non pensarci, se vorrei non sentire questo annientamento totale....Ma a ricordarmelo, c'è spesso quello che sino a pochi mesi fa, consideravo mio figlio...Me lo ricorda tutte le volte che, arrivando a casa, lo vedo, magari mentre porta a casa mia figlia, oppure mentre si allontana...Io arrivo e lui, si volta dall'altra parte...Evita di salutarmi....
Tutto è crollato, tutto si è sgretolato sotto la pesantezza degli eventi, così concatenati da diventare talmente aggrovigliati da non capire più nè il senso delle cose nè tanto meno il danni......ll vero colpevole di tutto questo....So che lui, ora si volta dall'altra parte e le cose non dette, i silenzi, tra me e mia moglie, tra me e i miei figli, diventano ogni giorno sempre più lontane, sempre più insormontabili, così, sento il pericolo dello sgretolamento totale, incombere su di me....
Ogni cosa accaduta, ogni cosa passata, ma anche le cose future, ora sono mia responsabilità, un mio danno, un mio non essere a modo....Così, ora, è diventata mia abitudine, rinchiudermi con i miei pensieri, restare in silenzio, cercando in me, quella pace che fuori non trovo, non più....
Dire che sono stanco, è dir poco, sfinimento dell'anima si, quello si che lo sento, come un pensiero mortale.....
Non voglio più dare colpe, non voglio più cercare colpevoli, non voglio più essere parte di un sistema che non ho creato io e di cui anzi, mi sento vittima....

Nessun commento:

Posta un commento