mercoledì 21 luglio 2010

mercoledì 21/07

ieri mia moglie, mi dice che l'ha chiamata la psicologa....Nostro figlio "vuole" vederci....
Non le ho detto nulla, sono stanco di discutere e spiegare,Non avrei voluto andarci perchè sapevo che non era me che voleva vedere, so che vuole vedere in realtà solo lei.
prima, le chiamate le facevano a me, Mio figlio mi scriveva, ma ora, dopo un anno di comunità, credo si sia liberato da quella che io definisco "Sudditanza" nei miei confronti....
Lui Crede che sia io il suo male e forse per questo è andato a trovare la tomba di suo padre....Per trovare pace, conforto....verso chi non c'è mai stato davvero....
oggi, mi sono presentato anche io in comunità( per far contenta mia moglie) e, dopo un breve incontro anche con la psicologa, ho espresso il desiderio di andare via perché credevo che quello sarebbe stato un incontro solo tra madre e figlio.
Sapevo che lui avrebbe chiesto di suo padre, sapevo che non era il momento adatto per invaderlo con la mia presenza difficile e così, sono andato via e devo dire, con grande soddisfazione della psicologa....
ho imparato a lasciare andare le cose, sono diventato più accomodante e mi accorgo che in fondo, la sofferenza non è poi tanta....
ho imparato una bella lezione e, lasciatemelo dire ma, i figli, sono di chi li fa e non di chi li cresce.
Mi accorgo che il legame di sangue con quell'uomo (il suo vero padre) che io definisco una emerita merda è più forte dei 14 anni passati insieme a me, è più forte di ogni cosa....Cose che non posso combattere.
Che dire, mi sento un pò giù, sento che non posso condividere alcune cose insieme a mia moglie che spesso tace per non ferirmi, ma tutti sappiamo bene che ciò che dico è reale....Il bene, non lo si impone, si ha e basta e per mio figlio, il bene vero è suo papà che dal cielo lo ha accudito per tutti questi anni...Io, sono stato solo un povero stronzo, una increspatura nell'esistenza di mio figlio e in quella dei suoi nonni che hanno lottato per possedere un qualcosa che non potranno mai avere....Un figlio, un nipote, non lo si possiede, lo si ama...proprio come continuerò a fare io, continuando a donare, senza chiedere nulla in cambio...Solo così, potrò gioire della sua salvezza.....

1 commento:

  1. Ciao Gianluigi,
    non sono uno psicologo, e non ho vissuto nulla di quello che hai e stai passando tu, ma sono sincero le ultime righe del tuo post mi hanno fatto piacere.
    La cosa importante a volte è il MOOD, è come ci si sente e poi il tempo è davvero un gran dottore... ok chi sa quante frasi simili avrai sentito.
    Ero partito con l'idea di commentare il tuo post parlando della riscoperta delle proprie radici e di come prima o poi tutti ci passino da questa fase... ma non credo di essere la persona più adatta per dire ciò, quindi...
    Buon Vento,
    C

    RispondiElimina