giovedì 26 agosto 2010

eccetto me

Mia moglie mi chiama al cellulare....
Mi chiede se so qualcosa circa la macchina di mio figlio, si, quella con il parabrezza rotto, quello che due anni fa circa, qualcuno lo ha sfondato dal di dentro dandogli un calcio....Quella macchina che ci è stata lasciata in consegna dopo che lui è entrato in comunità....
Sono volati questi anni....
Ora, mia moglie mi chiede se so qualcosa, le dico che il carrozziere è in ferie ma che comunque rientra apposta lunedì per sistemare la macchina...
Ognuno di noi, lavora per il suo rientro e mia moglie elargisce sorrisi a destra e sinistra....
I nonni, quei nonni che hanno contribuito a rovinarmi(ci) l'esistenza, stanno pagando le rate di quell'auto, il don che gestisce la comunità anticipa i soldi per l'assicurazione (che mio figlio restituirà con il suo primo stipendio) io che riparo la macchina, pago la retta, pago con il dolore e la colpa che mi trascino dentro da anni....A tutti grazie, a me, della merda in faccia....
"Sai" mi dice mia moglie, "se non riparano la macchina per tempo, presto la mia a MIO figlio!"
Mi permetto di dirle che non sono d'accordo, che comunque dovremmo aspettare un pò e che dimostrasse la sua reale intenzione di cambiare....Le dico che dovrebbe imparare (secondo me) a prendersi le sue responsabilità e che comunque, la macchina serve in casa.....
"Non preoccuparti, mi arrangio!" mi dice ed io a ricordarle che quando è senza macchina, mi crea delle grosse difficoltà....Mi devo alzare con lei alle 5 del mattino e devo saltare i miei appuntamenti di lavoro dalle 11.00 alle 13.00 per poterla andare a riprendere, ma le ricordo anche che la macchina, nostro figlio, l'ha distrutta....Solo che noi, sappiamo quanti sacrifici si facciano per mantenere auto, casa, figli....e non credo sia giusto, dargli tutto, come se niente fosse, ce lo insegnano anche alle riunioni dei genitori....
Morale della favola, sono un pezzo di merda che le cose non le ha mai fatte con amore, che odio profondamente mio figlio e che cosa accadrà se lui, una volta rientrato a casa, dovesse sentire queste discussioni????
Abbiamo imparato tanto da questa esperienza, noi tutti...Ho imparato ad accettare che in fondo non è mio figlio ma che devo fare quello che un vero padre fa....Ma zitto!!!! Devo stare zitto....in un silenzio in cui, a comandare, c'è una madre defraudata di tutto e chi aggrappa disperatamente al suo sogno di vedere il figlio salvo....Eppure, ci hanno messo in guardia, il momento difficile, non è in comunità, è fuori, è saper resistere alle tentazioni, è saper fronteggiare le delusioni, quelle delusioni che due anni fa, lo hanno spinto a drogarsi....
Mia moglie dice di essere differente da sua madre, che si è dedicata totalmente a seguire i suoi figli, da un carcere all'altro, sino ad oggi, che segue i figli in delle case famiglia, poichè ammalati di schizofrenia....dice che è diversa, ma in fondo è uguale ed io, non lo sopporto, come non sopporterò di vederla nafraugare, nell'illusione che un figlio decida di cambiare....
oggi, ha fatto un piccolo percorso, ma non me la sento di dare ancora fiducia....Faccio ciò che fa un padre, vado ai colloqui, pago la retta, gli compro quello che serve e cerco di capirlo, di conoscerlo, di avvicinarmi a lui, ma tutto questo, non c'entra con il dare fiducia....
Ci hanno detto che la sua testa è ferma a sedici anni, nonostante di anni, ne abbia 22 e che ha bisogno di essere guidato, seguito, consigliato, ma non accontentato, assolutamente...intanto, continuo ad essere per mia moglie, un vigliacco, pezzo di stronzo che non prova amore per nessuno....
Volgiamo verso la fine....Tenta di recuperare un figlio, come un capitano tenta di salvare la sua nave e non si accorge che i passeggeri stano morendo tutti.....Alla fine, il capitano muore con la sua nave.......

3 commenti:

  1. Difficile,davvero difficile. Sarebbe importante e necessario fare in modo che non si sollevi un muro tra te e tua moglie, pilastri che se non reggono lasciano crollare tutto intorno ma mi rendo conto che ora come ora la tua posizione è labile.
    Ch dire Gianluigi....non temere di comportarti come credi sia giusto ma tendi ancora la mano, non importa se ne varrà la pena o meno, tendila perchè sai ancora farlo. Questa è la tua grandezza. Un saluto

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  2. Tua moglie è mossa dal cuore. Tu dalla ragione. Lei farà di tutto per accontentarlo perchè non può fare altro che così. E' la madre, cos'altro vuoi che faccia?
    A te toccherebbe il compito ingrato del grillo parlante, con il rischio di essere insultato o peggio schiacciato. Ma è un compito fondamentale.
    Penso che se tenderai la mano, come dice Emanuela, prenderai schiaffi e ti guadagnerai il paradiso.
    Ma se per caso non ce la farai, non penso che ti toccherà l'inferno.
    Non siamo supereroi. Siamo uomini, e con quello che abbiamo passato, anche piuttosto stanchi. E fragili.
    In bocca al lupo, Gianluigi!

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  3. credo ormai di essermi definitivamente arreso amici. lunedì chiederò la separazione....Non si tratta di essere uomini o meno, non si tratta neanche di costruirsi un posto in paradiso....Questa è la fine

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